Montaldeo

Montaldeo, incastonato tra le dolci colline dell’Oltregiogo, è un borgo che incanta al primo sguardo. Con le sue stradine acciottolate, i palazzi storici e il maestoso castello, questo piccolo gioiello del Piemonte ti trasporterà indietro nel tempo.
Abitanti
212
Altitudine
332 m
Info & Turismo

Da informazioni sicure la nascita del comune risale all’inizio del secolo XIII.

Cosa vedere a Montaldeo

Il castello, oggi proprietà della famiglia D’ORIA, è tipicamente considerato una costruzione a “tipologia a canonica per le residenze signorili fortificate in certe Regioni e se ne trovano rari esempi nel Piemonte.

La somiglianza con il castello di Verres è impressionante.

Il primo piano è caratterizzato da un ampio salone detto “degli stemmi” fornito da un camino del tardo ‘500, nonché della sala del tribunale, in cui veniva esercitata dai feudatari la bassa giustizia.

I sotterranei conservano le prigioni a cui si accede attraverso una serie di passaggi labirintici e scalette, né mancano i pozzi a trabocchetto e gli strumenti di tortura.

Al castello è legata una delle piu’ famose leggende della storia.

Si narra che nelle notti burrascose dell’estate, quando vi sono lampi e tuoni, in alto sul camminamento di guardia appariva una figura di nobildonna con una grande cuffia in capo che sprizzava fiamme e fumo dagli occhi e dalla bocca.

La tradizione ha identificato l’essere diabolico in Suor Costanza Gentile che fuggi’ dal monastero di San Leonardo di Genova nel 1699.

Si narra che fosse l’amante segreta di Clemente D’Oria signore di Montaldeo.

L’interno si presenta in stile neoclassico a navata unica.
Sul lato sinistro si apre la Cappella di S. Giuseppe, notevole per marmo rosa dell’altare settecentesco di justpatronato della famiglia D’Oria.
Si possono osservare un Crocefisso Processionale del Settecento e una statua lignea della Beata Vergine Maria.

Fu la prima parrocchiale di Montaldeo.
La chiesa contiene numerosi affreschi molto abrasi risalenti alla fine del XV Secolo.

A metà del paese si incontra l’oratorio dove al centro dell’abside si eleva in forme barocche l’altare della Vergine, la cui statua è collocata tra due colonne tortili.

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