Campo Ligure

Un borgo incantevole immerso nel cuore dell’Oltregiogo, dove storia e natura si fondono in un’atmosfera unica. Passeggia tra i vicoli medievali, visita il Giardino Botanico di Pratorondanino e lasciati conquistare dalla bellezza del paesaggio circostante.
Abitanti
2772
Altitudine
342 m
Info & Turismo

Il suo nome particolare, “Campo”, non è riferito a una questione agricola, bensì deriverebbe dal fatto che il centro abitato sia nato, nel III secolo d.C., come campo militare strategico per controllare la Valle Stura. Fu così per alcuni secoli, durante i quali si succedettero i Romani, i Bizantini e i Longobardi. Nel X secolo divenne feudo della famiglia Del Vasto e nel Duecento passò alla Repubblica di Genova, sotto cui divenne possedimento degli Spinola. In seguito si sviluppò molto, sia a livello di fortificazioni che di monumenti. Ciò soprattutto per l’enorme ricchezza derivata dalla presenza nel borgo di ferriere e fucine, che producevano soprattutto chiodi, destinati all’edilizia e ai cantieri navali di Genova.

Fu da questa tradizione che derivò, a fine Ottocento, la produzione della filigrana, la quale, in poco tempo, diventò la principale attività del borgo. Negli anni, Campo Ligure si è affermato così tanto da diventare la Capitale italiana della Filigrana.

Oggi, grazie ai suoi monumenti, ma anche alla famosa tecnica di oreficeria, è entrato a far parte del Club dei Borghi più belli d’Italia.

Cosa vedere a Campo Ligure

Il castello Spinola si trova in cima al colle che domina il borgo. La parte più antica del castello è il mastio, databile intorno al XII-XIII secolo: pare sia stato costruito al posto di una precedente torre di avvistamento.

Nel XIV secolo, l’edificio fu notevolmente ampliato dalla famiglia Spinola, con cinta murarie e tre torri cilindriche. Queste ultime furono poi modificate nel XV secolo, per renderle più adatte e resistenti alle nuove armi da fuoco. Furono ricavati diversi passaggi sotterranei e aerei che permettevano la fuga dal borgo al castello in caso di assedio. Dall’Ottocento, il castello fu abbandonato e rimase in stato di incuria sino agli anni ’90, quando fu acquistato dal Comune di Campo Ligure. Attualmente, nel periodo estivo, ospita spettacoli musicali e teatrali.

Nel 1984, il Comune ha deciso di aprire il Museo della Filigrana, con l’appoggio del Commendatore Pietro Carlo Bosio, grande appassionato di quest’arte. Dopo la sua morte, la ricca collezione di oggetti di filigrana da tutto il mondo fu donata al museo, che gli è stato intitolato.

Il Museo rappresenta una grande attrazione: al suo interno sono conservati splendidi manufatti divisi per area geografica. Questo permette al visitatore di notare le differenze stilistiche tra le diverse scuole: si possono ammirare la raffinatezza nell’uso di materiali come avorio e tartaruga per le filigrane cinesi, e gli smalti colorati di quelle russe e nepalesi. Viene dato ampio spazio alle creazioni artigianali locali e delle scuole italiane, come Genova, Venezia, Firenze e Cortina D’Ampezzo.

L’edificio, che si affaccia sulla piazza centrale del Borgo, venne costruito intorno alla metà del XVIII secolo, dov’era già presente una chiesa rinascimentale. L’interno è decorato da affreschi ottocenteschi di Francesco e Achille Gainotti. Vi sono poi una bellissima pala dedicata al Martirio di Santa Lucia, dipinta dal maestro Bernardo Strozzi alla fine del Cinquecento, e un’altra che raffigura la Deposizione, dipinta, a fine Settecento, da Vittorio Amedeo Rapous. Di notevole fattura sono le due statue lignee qui conservate: una, secentesca, rappresenta la Madonna del Rosario, l’altra raffigura la patrona di Campo Ligure, Santa Maria Maddalena, e fu scolpita da Ignazio Bettoni nel 1877-78.

L’oratorio dei Santi Sebastiano e Rocco, che si trova appena fuori il centro storico di Campo Ligure, originariamente era la sede della Compagnia dei Disciplinati, ma dal 1600 la confraternità si trasferì altrove e l’edificio divenne l’ospedale civile del borgo.La struttura dell’Oratorio s’ispira al barocco austriaco e ospita alcune opere d’arte d’indiscusso valore. Tra queste, un affresco quattrocentesco, già presente nell’oratorio originario, di un pittore itinerante piemontese. Citiamo anche: Il martirio di san Sebastiano con san Rocco e san Michele Arcangelo della fiorente bottega di Casa Piola; la tela, attribuita al pittore locale Sante Leoncini che ritrae Sant’Irene mentre assiste san Sebastiano; Il Padre eterno e gli angeli, affresco di Andrea Leoncini.

Costruito ai piedi della collina del castello, nel Seicento, è un esemplare tipico del barocco ligure. L’interno, riccamente decorato, ospita alcune sculture lignee di scuola genovese. In particolare, da segnalare sono l’Assunta opera dello scultore seicentesco Ursino De Mari e il gruppo ligneo della Madonna e San Gaetano della scuola del Maragliano.

Il Ponte Medioevale dello Stura, realizzato nel IX Secolo, anche chiamato di Adalasia, la leggendaria prima moglie di Aleramo, il primo Marchese del Monferrato. All’epoca della sua costruzione, Campo Ligure era infatti sotto il controllo dei marchesi aleramici.

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