Il nome “Arquata” affonda le sue radici nel latino “Arcus” e potrebbe riferirsi alle imponenti arcate di un antico acquedotto romano che riforniva d’acqua la fiorente città di Libarna. I resti di questa maestosa opera ingegneristica sono stati rinvenuti nella frazione di Rigoroso, a testimonianza di un passato ricco di storia e cultura.
Nel 2011, una significativa scoperta archeologica ha ulteriormente illuminato il passato di questa zona: la Soprintendenza ai beni archeologici del Piemonte ha portato alla luce la Porta Sud di Libarna. Questa scoperta ha rivelato come la città, pur non essendo circondata da una cinta muraria, fosse dotata di porte monumentali che ne delimitavano l’accesso.
Situata lungo l’antico tracciato della Via Postumia, una delle più importanti strade consolari romane che collegava Genova ad Aquileia, Arquata Scrivia occupa una posizione strategica. La città sorge ai piedi di una collina sulla cui cima si erge una torre in rovina, a ulteriore testimonianza della sua storia millenaria.
Libarna rappresenta un punto di partenza ideale per esplorare il ricco patrimonio culturale di questa zona. Le sue antiche rovine, insieme a quelle di Arquata, offrono un affascinante viaggio nel tempo, permettendo ai visitatori di immergersi in un passato glorioso e di apprezzare la stratificazione storica che caratterizza questo territorio.
Arquata Scrivia, un gioiello immerso nella natura, offre panorami mozzafiato. Dai sentieri che si snodano lungo le colline, lo sguardo spazia sui tetti rossi del borgo e si perde verso la vasta pianura padana. Dal 2019, l’intero territorio è stato riconosciuto Sito di Importanza Comunitaria (SIC), un tesoro naturalistico che merita di essere scoperto.
Ammirare i calanchi e le orchidee selvatiche è un’esperienza unica, così come visitare il gigantesco Leccio di Rigoroso, un albero monumentale che domina la terrazza panoramica affacciata sul fiume Scrivia.
Per gli amanti del trekking, il sentiero E1, uno dei più famosi d’Europa, attraversa Arquata per 9,39 km, offrendo un percorso suggestivo tra natura e storia.
Il paese offre anche numerose strutture per il tempo libero: il palazzetto dello sport, il mini pitch, lo spazio giovani con Pump Track e il Parco Mairano, un percorso sensoriale dedicato alle famiglie.
A breve, una nuova pista ciclabile collegherà la stazione ferroviaria al sito archeologico di Libarna, valorizzando ulteriormente il patrimonio storico e culturale del territorio.
Un’altra ricchezza di Arquata è la nocciola, coltivata in queste terre fin dal Neolitico. Questo prezioso frutto è alla base dell’importante industria dolciaria del Novese e il recente Consorzio della Nocciola promuove la diffusione dei noccioleti, valorizzando ulteriormente questo prodotto tipico.
L’antico borgo, con la sua caratteristica Via Interiore, si sviluppa ai piedi dell’imponente Castello, di cui oggi rimane solo la Torre. Un tempo, due torri-porte, inglobate in edifici del XV secolo, custodivano gli ingressi a sud e a nord.
Passeggiando per i vicoli, si possono ammirare preziosi dettagli architettonici come portali in pietra, archi a sesto acuto e archetti pensili, un tempo utilizzati per l’approvvigionamento idrico.
Al centro della via, spicca la “Casa Gotica”, un gioiello del XVI secolo che conserva intatte le caratteristiche dell’epoca tardo medievale. Al suo interno, un presepe permanente incanta i visitatori con le sue scene evocative.
A metà della via, sorge la Chiesa di San Giacomo, di fondazione romanica, che custodisce importanti opere, in particolare del “Carlone”. Di fronte, l’Oratorio di Sant’Anna, risalente al 1478, domina la “Contrada del Forno”, cuore del borgo antico.
Altri percorsi storici conducono al Palazzo Spinola, al suggestivo Pozzo Barocco, alla Chiesetta di Sant’Antonio e, infine, al Santuario di Montaldero, attraversando la cosiddetta “Strada dei Soldati”.
Il borgo, con la sua storia millenaria e le sue testimonianze artistiche, offre un viaggio nel tempo affascinante per ogni visitatore.