Francavilla Bisio

Francavilla Bisio, un gioiello nascosto dell’Oltregiogo, ti invita a scoprire la bellezza di un territorio ancora autentico. Passeggia per le vie del borgo, ammira i panorami mozzafiato e immergiti nella natura incontaminata. Non perdere l’occasione di degustare i prodotti tipici locali e di scoprire le tradizioni di questo luogo incantevole.
Abitanti
517
Altitudine
160 m
Info & Turismo

Le vicende storiche relative all’antico borgo, trovano la loro genesi dell’Alto Medioevo con citazioni relative a Bassignana: il primo documento in cui compare questo nome è datato 1181, e fa riferimento a una donazione dei marchesi di Gavi ai monaci benedettini. 

A partire dal XIV secolo questo territorio prese il nome di Francavilla.

Cosa vedere a Francavilla Bisio

L’imponente costruzione del Castello Guasco ha subito nel corso dei secoli ampliamenti e ristrutturazioni.

Ha acquisito importanza sia per le frequenti vicende militari, sia per essere stato costruito ai confini della Repubblica di Genova con il Piemonte e la Lombardia.

Il castello, dimora degli Spinola di Arquata, vede tra le proprie mura i natali e la presenza di uomini illustri, ovvero i diretti discendenti di Luchesio: Franco, Oberto e Tobia, uomini d’armi e comandanti di milizie che, in nome di Genova, avranno una nutrite prole che imparenteranno il casato con la nobiltà d’oltralpe. All’interno del maniero era presente  un carcere, il Fornetto, utilizzato per rinchiudere nemici o personaggi scomodi.

Se si sfoglia il libro di Marcel Reney Les amis des chats, ci si può imbattere nella leggenda del gatto Sacro di Birmania. E leggendo con attenzione, si può notare un preciso riferimento al Castello di Francavilla ed alla sua nobile proprietaria, la contessa Elisabetta Guasco Giriodi Panissera.

Sembra, da una testimonianza oculare, che la contessa entrò in possesso ed iniziò ad allevare per prima 18 gatti birmani bianchi,  definiti tra i più belli del mondo.

Le prime notizie risalenti alla chiesa le abbiamo il 2 ottobre 1186, quando il Vescovo di Tortona fa dono all’abbazia di Rivalta Scrivia della chiesa di Santa Maria di Bassignanella in Val Lemme, ossia Francavilla. 

La costruzione riprende esteriormente il rosso mattone a vista del vicino castello. Di architettura semplice, ha tre navate ed abside affrescata.

L’altare maggiore racchiude, all’interno di un tempietto stilizzato in marmo bianco, la statua della Madonna delle Grazie seduta su un tronco di salice, con il Bambin Gesù appoggiato sulle ginocchia. La mensa eucaristica del presbitero rivolta all’assemblea invece, è stata realizzata in legno a guida di una grande teca che ospita una preziosa scultura lignea raffigurante l’Ultima cena, opera di scultori della Val Gardena.

Francavilla ospita l’Aeroturismo, un’aviosuperficie di 100.000 mq con una pista omologata di 800 m. di lunghezza per 66 m. di larghezza.

Gli hangar utilizzati per il ricovero dei velivoli hanno una ampiezza di 1.700 mq, tinteggiati di verde per meglio mimetizzarsi nell’ambiente circostante. 

L’aviosuperficie viene utilizzata per velivoli da diporto e piccoli aerei a motore.

La S.O.M.S. nasce a Francavilla Bisio nell’aprile del 1905, grazie alla promozione di un gruppo di uomini solidali tra di loro e desiderosi di praticare la mutualità. Alla Società fu dato il nome La Fratellanza e la bandiera riporta al centro, ricamate in grosso rilievo, due mani vigorosamente intrecciate. 

Al pian terreno dell’edificio della S.O.M.S, dal 2004 è presente la Biblioteca Civica. Tra le sezioni ospitate all’interno della Biblioteca, significativa è la donazione Fossati: più di 400 volumi di letteratura e storia americana, tra sua una sezione monografica dedicata a John Fitzgerald Kennedy. Alcuni di questi riportato la dedica autografata dal presidente ucciso a Dallas, altri sono in edizione limitata

Si trova in un edificio sulla via provinciale ben conservato e molto visibile ed ospita al suo interno la Biblioteca dal 2004 con opere della “donazione Fossati”.

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