I Comuni dell’Oltregiogo sono 39, e, ad oggi, la maggior parte di loro, rientra nei confini amministrativi del Piemonte. I lunghi secoli di dominio genovese hanno lasciato un segno indelebile in ogni aspetto della cultura di queste zone, si pensi ad esempio, alle fortificazioni, ai castelli, alla architettura, al dialetto, alla cucina ed ad alcune caratteristiche della vita religiosa. Oltregiogo si caratterizza altresì per la biodiversità esistente sul suo territorio, dovuta alla vicinanza del mare, dalla presenza di aree protette e da un ambiente pressochè incontaminato. Per questi motivi Oltregiogo offre ai visitatori nei mesi di maggio ed ottobre, la sua cultura, le sue bellezze, il suo ambiente, e il suo territorio, con la presenza delle residenze storiche dei dogi e dei castelli appartenenti alle famiglie nobili genovesi, resta legato a quella storia che i Palazzi dei Rolli hanno rappresentato e rappresentano ancora oggi per Genova. La prima edizione presenta, su 21 Comuni aderenti, i primi 4 Comuni che andiamo ad elencare
PARODI LIGURE
Si trova in una posizione strategica, dove, anticamente, convergevano le vie che portavano al mare: l’immagine del suo borgo, sembra si sia fermata.
Siti visitabili:
ABBAZIA DI SAN REMIGIO
La fondazione risale al Secolo XI ad opera dei Benedettini di Santa Maria di Castiglione: il complesso è arricchito dalla presenza di tre tele di Giovanni Battista Carlone recentemente restaurate.
CHIESA PARROCCHIALE DEI SANTI ROCCO E SEBASTIANO
Altare Maggiore: paliotto risalente al ‘700
Statua Marmorea con Gesu’ Bambino ad opera di Francesco Fanelli
Tela raffigurante la Vergine Addolorata dei primi del ‘700
Altare destro dedicato a San Rocco, gemello di quello collocato nella Chiesa San Nicolo’ di Genova
Statua lignea di San Rocco attribuita per la progettazione ed esecuzione ad Anton Maria Maragliano
Statua lignea dell’Immacolata attribuita alla Scuola del Maragliano
SAN CRISTOFORO
E’ un piccolo borgo le cui origini risalgono almeno all’Alto Medioevo e si sviluppa intorno all’antica torre del Gazzolo che faceva parte di un sistema di avvistamento al fine di prevenire le incursioni dei Saraceni.
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CASTELLO SPINOLA:
Si sviluppa intorno alla Torre del Gazzolo, opera degli Spinola, castello quattrocentesco, difeso da cortile d’arme, posto all’esterno: tutto l’interno è decorato con affreschi rinascimentali
Vi è all”interno la “Casa Lunga”, il locale torchiatura e la foresteria
CHIESA PARROCCHIALE DI SAN CRISTOFORO MARTIRE
Eretta contemporaneamente dagli Spinola all’interno delle mura del castello, prima come cappella gentilizia, poi adibita a chiesa parrocchiale.
Sull’altare una pala attribuibile a G.B Carlone raffigurante, nella parte superiore, “Gesu’ in gloria tra la Madonna e San Giovanni Battista.
La Chiesa presenta al suo interno tre piccole cappelle
TASSAROLO
L’abitato di Tassarolo sorse già in Età Romana, in collegamento con la città di Libarna
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CASTELLO SPINOLA
Sorto inizialmente attorno ad un torre di Guardia nel 1226, subì una prima distruzione. La costruzione è attribuibile ad Opizzo o Opizzino Spinola
All’edificio si aggiunge un fabbricato, ai piedi del loggiato cinquecentesco, che è ancora oggi denominato “La Zecca” dove si presume venissero coniate le monete spinoline che troviamo ancora presenti nel 1678. Nel castello visse lo studioso entomologico Marchese Massimiliano Spinola che pubblicò 53 lavori a cui fanno riferimento ancora oggi gli scienziati di tutto il mondo. Le sue opere, circa 6000 volumi (Collezione Spinola sono affidati al Museo Regionale delle Scienze Naturali del Piemonte
CHIESA PARROCHIALE DI SAN NICOLAO
Risale al 1143 e all’interno si trova:
uno dei primi organi costruiti da Camillo Guglielmo Bianchi allievo del Serassi: porta infatti il numero dell’opus 9 ed è datata 1854
antica maiolica
tabernacolo per la custodia degli olii santi del 1475
Ancona che sovrasta il coro ligneo della metà del ‘600 che rappresenta uno dei miracoli di San Nicolao
ROVERE VERDE
Raro esemplare di ibrido tra la quercia e la quercia da sughero che dimora in quel luogo da 400 anni ed è catalogata tra gli alberi monumentali del Piemonte
CAPRIATA D’ORBA
L’abitato sorse in età preromana in un luogo già frequentato durate la preistoria: il centro storico è caratterizzato da diversi palazzi di origine medioevale
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CHIESA PARROCCHIALE DI SAN PIETRO APOSTOLO
Chiesa di origine romanica: il primo documento storico risale al 1204, ma esistente già da secoli e soggetto alla Pieve di Santa Maria in Lemure: la caratterizzano il portico e l’alto campanile eretto nel 1791 di forma ottagonale che misura metri 41,50 d altezza
All’interno troviamo :
un grande quadro di Luca Cambiaso;
tre quadri seicenteschi di scuola genovese che decorano le pareti del coro
Statua di San Pietro e Statua equestre di San Bovo
Crocione di 105 Kg.
ORATORIO DI SAN GIUSEPPE
E’ ubicato accanto alla Torre del Castel Vecchio e ospita la Confraternita dell’Annunziata
Al suo interno:
Altare maggiore in marmo dello Scultore Brugnetti (1765)
Coro in noce dei maestri Zaverio e Pulacini
Organo della ditta novese Bianchi
Croce d’argento dell’Orefice Gio. Canepa (1844)
Sotto la torre esiste ancora la “Casa dei Norcia”, dove sostò, ospite, Gabriele D’Annunzio nell’anno 1923.