Il territorio dell’Oltregiogo è particolare anche dal punto di vista naturalistico.
E’ composto da una alternanza di colline dolci che si susseguono e si accavallano e portano ai monti dell’Appennino: vi sono coltivazioni viticole che si alternano a boschi, a fiumi incontaminati, a laghi.
Questo paesaggio è molto apprezzato dai turisti che amano l’ambiente diverso che cambia sempre: la posizione geografica dell’Oltregiogo determina una importante varietà, si passa dall’Appennino ai suoi prolungamenti di natura collinare.
La vicinanza del mare inoltre, contagia l’ambiente e crea biodiversità.
Questa “terra di mezzo” a ridosso delle due Regioni è una delle zone più selvagge ed integre dell’intera area transregionale, caratterizzata da una bassa densità di popolazione e da una ricchezza unica dal punto di vista naturalistico.
Le caratteristiche morfologiche e le vicende storiche hanno creato nei secoli una fitta rete di sentieri, mulattiere e strade minori, che in passato rappresentavano il sistema che garantiva la mobilità e gli scambi commerciali, ma che, adesso, rappresentano dei percorsi escursionistici per gli amanti della natura.
L’Oltregiogo ospita al suo interno due aree protette: Il Parco Capanne di Marcarolo e la Riserva del Neirone, gestite dall’Ente di Gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese.
Molto importante è il “Geosito dei Due Mari” che si trova nel Comune di Carrosio. La sua importanza è dovuta al fatto che rappresenta un GSSP (Global Stratigraphic Section and Point) ossia un affioramento roccioso, all’interno del quale è possibile stabilire e datare con precisione un limite fra due età geologiche.
Altra specificità ambientale è legata al fatto che il territorio dell’Oltregiogo si presta ad una mobilità sostenibile. Numerosi sono infatti i sentieri, tutti segnalati, per escursioni a piedi o in mountain-bike.
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