Il Trallallero

Il trallallero è una forma di canto tradizionale, polivocali ad imitazione strumentale (ritmica, con la voce chitarra) tramandato oralmente, composto da 5 voci reali.

E’ realizzato da un gruppo di voci maschili che si aggregano in Formazioni chiamate squadre di canto: il numero dei componenti è variabile. Oggi si aggira sulle 10 persone.
I cantori vengono chiamati canterini e si canta a cerchio chiuso.
La squadra è formata da 4 solisti e un gruppo di bassi: le prime Voci sono contralto (o contraeto), il tenore( o primmo) il baritono (o contrabasso) e la voce chitarra (a chitara).

Il primo, essendo un contralto maschile, canta con voce di testa.

In falsetto, con un timbro artificioso, quasi magico, che dal Trallallero il primo dei colori della sua ricca tavolazza, eccezionalmente, in tempi recenti è stata sostenuta da voce femminile.

Il secondo, tenore, è quello che nel repertorio tradizionale, intona e dà inizio al canto.

Il baritono ha un ruolo particolare, diviso tra sostegno ritmico e funzione melodica: spesso dialoga con la voce “chitarra”, l’unica voce che non pronuncia parole, ma solo sillabe tipo du dud du.

Al bordone dei bassi che sostiene il canto uniscono talvolta i bassi cantabili, generalmente nelle canzoni o brani di operette armonizzate a trallallero.

REPERTORIO

Il trallallero è un brano di repertorio tradizionale, tramandato oralmente, giunto sempre anonimo, i versi quasi sempre in  italiano, più o meno arricchiti con termini dialettali, generalmente formati da una o due quartine, versi da 6 a 8  sillabe, per lo piu’ A-B-B-C a cui seguiva il trallallero (parte musicale non parlata).

Una buona parte del repertorio è rappresentata da brani di Autore, si tratta di canzoni, per lo piu’ in genovese, inserite nel canto di squadra negli anni ’20.

STORIA

Non vi è nulla di certo sulle origini di questo canto urbano di svago. L’ipotesi più plausibile collega la nascita del trallallero al canto chiesastico, facendo leva essenzialmente su due fatti.

La presenza del contralto maschile, come prosecuzione in ambito profano(osterie dove le donne non potevano entrare), delle voci maschili di contralto e soprano nelle cantorie genovesi tra il XV e il XVII secolo.

Il secondo fatto è la disposizione circolare dei cantori presente in alcune confraternite liguri e corse.

In effetti le confraternite corse il canto sacro fa parte della loro tradizione ed esistenza, mentre le nostre confraternite utilizzano gli oratori e i “cristi lignei”, cosa che le confraternite corse non utilizzano.

Probabilmente attorno ad un tavolo di osteria è nato questo canto unico e magico che ancora oggi è tradizione viva, anche se solo con solo 5 squadre di canto, contro le novanta dei primi anni del ‘900.

Link utili

La Squadra di Genova Trallalero